Oltre dieci anni fa ebbi il piacere di incontrare il maestro Yang Lin Sheng, uno dei più accreditati insegnanti di Kung Fu interno tradizionale, fondatore dell’A.S.K.T. (Associazione per lo Studio del Kung-Fu Tradizionale) oggi estesa con 18 diramazioni in 7 differenti stati Europei.
Era ospite del maestro Mescola durante una lezione del corso istruttori che in quel periodo frequentavo presso il C.R.T.: immediatamente mi colpirono la sua serenità e la sua energia, tanto che pensai a una tigre, e mi sarebbe piaciuto capire come fare per diventare come lui.
Il mio entusiasmo fu così grande che successivamente organizzai per il maestro Yang alcuni stage in Friuli Venezia Giulia, per farlo conoscere nell’ambiente marziale della mia regione. In seguito il maestro si stabilì a Milano, mentre io continuavo la formazione presso il CRT. Spinto dal desiderio di seguire gli insegnamenti del maestro, decisi di iscrivermi allo stage estivo ASKT e in quella occasione espressi la mia volontà al maestro di diventare suo allievo e gli chiesi di rappresentarlo in Friuli Venezia Giulia e di poter diffondere il metodo da lui elaborato nella sua lunga esperienza nelle arti marziali tradizionali.
Il maestro accettò, ricordandosi di avermi già incontrato in passato, e mi fece sostenere degli esami, che mi permisero di accedere allo studio del kung fu tradizionale, all’interno dell’ASKT, consapevole dell’impegno e della responsabilità che mi ero assunto.
Da quando è tornato a vivere in Cina, a Tianjin, ha dato vita assieme ad altri maestri alla fondazione Shu Jian Zhai (Casa del libro e della spada), della quale è presidente e direttore tecnico dove ospita per brevi stage chi desidera studiare la filosofia cinese e il kung fu tradizionale.
Ogni anno il maestro Yang Lin Sheng torna in Italia a primavera e in estate, per consentire ai vari istruttori ASKT di continuare a studiare e praticare il Kung Fu.
Da alcuni anni Udine è una delle città italiane in cui il maestro si ferma sia per lo stage sia per una serie di lezioni in Friuli Venezia Giulia, che Mario Antoldi, istruttore della associazione e referente per il Nord Est, organizza.
Quest’anno il maestro oltre al consueto stage primaverile a Udine, ha partecipato al I European Stage Martial Arts a Kranjska Gora in Slovenia, organizzato dallo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI.
Diverse le discipline marziali presenti tra cui Karate, Ju Jitsu, HasHita, Viet Vo Dao, Wing Tsun, Kali Filippino, Aikido, Pencat Silat, Kung Fu, Yi Quan e Taiji Quan, con docenti di diverse nazionalità.
Pochi dei maestri presenti allo stage conoscevano Yang Lin Sheng, sebbene il maestro abbia trascorso oltre dieci anni a Milano: per la sua riservatezza e la sua inclinazione a non mettersi in mostra per molti è rimasto sconosciuto e solo chi ha avuto modo di frequentarlo ne ha apprezzato il valore.
Essere e non apparire, profondità e non superficialità, pienezza e non mani fiorite è il cardine del lavoro proposto dal maestro: in lui è maturata la convinzione che il Kung-Fu abbia perso molto delle sue caratteristiche tradizionali, divenendo molto più simile a una ginnastica artistica e a una danza che ad un’arte marziale.Per questo tutti gli studi del Maestro Yang sono sempre rivolti alla ricerca della forza e dell’armonia, poiché, come egli dice:
“ogni singolo movimento di qualsiasi forma contiene le regole fondamentali delle applicazioni del Kung-Fu; il loro scopo è dimostrare l’armonia e quindi la forza che ne deriva.”
Durante le lezioni che ha svolto nel palazzetto di Kranjska, ha destato molto interesse anche nei maestri presenti, che sono stati colpiti dalle straordinarie qualità espresse nelle varie tecniche d’esecuzione dei movimenti anche più difficili e dalla semplicità dei suoi atteggiamenti didattici.
Il maestro Yang ha lasciato nei partecipanti allo stage l’idea che una pratica impegnativa, complessa e relativamente nuova come l’Yi Quan si può trasformare in un allenamento sereno svolto con il sorriso sulle labbra. Infatti il maestro, senza mai tralasciare preziosi particolari, ha sempre trasmesso tranquillità e serenità, anche nei momenti in cui lo sforzo fisico e mentale erano pesanti, senza mai irrigidirsi o scurirsi in volto.
In occasione del Gran Galà, organizzato al Casinò Corona, a cui hanno partecipato varie squadre di wu shu, esperti di spettacoli e dimostrazioni acrobatiche venuti apposta dall’Italia, durante la dimostrazione del maestro la sala si è azzittita e alla fine uno scroscio di applausi ha investito il sorridente maestro Yang, che ha entusiasmato sia il pubblico sia gli addetti ai lavori.
L’armonia e semplicità con cui si muove, frutto di anni e anni di lavoro personale, hanno fatto capire ai presenti che essere grandi non significa sopraffare l’altro nè erigere la propria pratica a migliore denigrando le altre, ma consiste nel gettare un seme che trasmetta la cultura e la saggezza dei maestri del passato. Mi sento di ringraziare personalmente e a nome degli studenti il maestro Yang Lin Sheng per questo naturale insegnamento semplice sia durante lo stage sia durante la sua permanenza a Udine.
Mario Antoldi