Yi Quan
Un movimento piccolo è meglio di un movimento grande, l’assenza di movimento è meglio di un movimento piccolo.
Wang Xiang Zhai
Nella galassia delle arti marziali tradizionali cinesi brilla una nuova stella, semplice e poco appariscente, che però attira l’attenzione di tutti gli appassionati di Kung-Fu: il suo nome è Yi Quan. Quando si parla di Kung-Fu, si pensa sempre allo Shao Lin Quan, allo Xing Yi o al Tai Ji… L’Yi Quan non è la stessa cosa, è un sistema di Kung-Fu moderno e funzionale. Non prevede forme o tecniche rigidamente codificate; scaturito dalla fonte dello Xing Yi, il nuovo stile fu fondato dal grande maestro Wang Xiang Zhai. Wang Xiang Zhai amava definirsi, in tarda età, “il vecchio uomo di lancia e scudo”.
Durante l’infanzia egli era molto debole. Iniziò lo studio dello Xing Yi con il celeberrimo Guo Yun Shen: praticò duramente e indagò i segreti dello stile profondamente, tanto che il suo maestro lo prese a cuore.
Già agli esordi del suo addestramento, Wang non faceva distinzioni tra i vari stili del Kung-Fu cinese, che vanta 5000 anni di storia. In tempi diversi, in ogni regione della Cina grandi maestri hanno sviluppato e trasmesso i loro stili, ognuno con i propri segreti e le proprie caratteristiche.
Questo è il motivo per cui il Kung-Fu ha potuto prosperare per così tanto tempo. Wang Xiang Zhai non studiò solo uno stile o una forma, ma si impegnò a trovare e sintetizzare l’essenza di tutti gli stili delle arti marziali tradizionali cinesi.
Intorno al 1907 Wang si recò a visitare, durante un lungo viaggio, altri grandi Maestri per aumentare ulteriormente il suo livello di comprensione. Si fermò a Pechino fino al 1913, quando proseguì il suo viaggio attraverso lo He Nan, lo Hu Nian e il Fu Jian. Per un breve periodo sostituì un altro insegnante nella città di Fu Zhou, poi si diresse verso il Nord della Cina e si stabilì a Tian Jin. In questo periodo ebbe contatti con molti maestri di diversi stili: nello He Nan incontrò l’erede dello stile Xin Yi Quan, il monaco buddista Heng Lin, presso il Tempio di Shao Lin sulla montagna Song Shan.
Xin Yi Quan e Xing Yi Quan derivano dalla stessa fonte: alla luce della ricerca intrapresa dal maestro Wang, l’incontro con Heng Lin fu di fondamentale importanza.
Tra il 1920 e il 1930, Wang meditò, riconsiderò e sintetizzò tutte le informazioni e le esperienze raccolte, giungendo alla fondazione dell’Yi Quan, che rappresenta il punto di arrivo di tutti i suoi studi e costituisce la più importante creazione nel mondo del Kung-Fu del secolo.
Le due linee guida dello stile sono il miglioramento della salute attraverso l’allenamento di un fisico forte ed armonico e la preparazione dei praticanti al combattimento. Gli insegnamenti dell’Yi Quan si basano su principi naturali, che in primo luogo si accordano con i principi fisiologici dell’essere umano.
Il maestro Wang sottolineò l’importanza di una mente concentrata e di muscoli rilassati al fine di incrementare la qualità e l’efficienza del sistema nervoso e migliorare la salute.
Le idee di Wang Xiang Zhai sull’Yi Quan scardinano alla base la fiducia secolare riposta da molti nelle forme e nelle tecniche rigidamente codificate e rivoluziona la teoria del Kung-Fu.
Se un praticante focalizza l’attenzione esclusivamente sul combattimento o si concentra solo su una postura o su una tecnica, perde inevitabilmente l’anima dell’Yi Quan.
La sintesi operata da Wang costruisce un salto di qualità delle arti marziali cinesi ed ha numerosi punti di contatto con i moderni sport: nel calcio, nella ginnastica, nell’atletica è di fondamentale importanza mantenere la mente concentrata e i muscoli rilassati. Una nuova teoria incontra sempre l’opposizione delle vecchie idee della tradizione. La teoria del maestro Wang rappresentò un vero e proprio terremoto negli ambienti marziali: subito dopo la nascita dell’Yi Quan, molti esperti di arti marziali sia cinesi, sia stranieri visitarono Wang per discutere con lui dell’essenza del Kung-Fu.
Mentre insegnava nella città di Shanghai, il campione mondiale dei pesi medi di boxe lo volle sfidare. Wang lo sbaragliò in dieci secondi. Al suo ritorno in Gran Bretagna, il pugile scrisse un articolo su un giornale, tessendo le lodi del fondatore dell’Yi quan. Intorno al 1940, il sesto Dan di Judo, Batianyilang (in Cinese), atleta della squadra olimpica per l’undicesima Olimpiade volle provare l’abilità di Wang: non appena afferrò l’abito del maestro, fu gettato sul pavimento da una forza enorme, senza riuscire a capire cosa fosse successo. Anche il maestro giapponese Keinichi Sawai, quinto Dan di judo e terzo di Kendo, sfidò Wang e venne sconfitto: ne divenne studente e studiò l’Yi Quan con il migliore studente di Wang Xiang Zhai, Yao Zhong Xun. Al suo ritorno in Giappone, Sawai scrisse un libro sul suo maestro, rendendolo molto famoso.
Nel 1951 Wang fu invitato all’ospedale di Bao Ding nello He Bei per insegnare l’Yi Quan ai pazienti, allo scopo di incrementare la loro salute. Lo studio dell’Yi Quan come metodo terapeutico e preventivo è spesso chiamato Yi Gong. Il maestro Wang morì nel luglio del 1963 a Tian Jin: i suoi ultimi scritti, pubblicati postumi, sono “Yi Quan Zheng Qui” e “Quan Dao Zhong Shu”.